Molti anni fa ( per me erano i tempi delle scuole medie) andai a trovare una mia amica.
Venne ad aprirmi sua madre, una signora grassa e baffuta come tutte le donne sposate della mia città di origine.
Ci salutammo e le chiesi dove fosse sua figlia Orsolina.
Lei mi diede allora una delle risposte più strane che mi sia capitato di ricevere:
“Orsolina è in camera sua…ma non è in camera sua.”
Di fronte al mio sguardo perplesso, la signora Rosetta mi disse che Orsolina, negli ultimi giorni era strana, non mangiava ed era attaccata alla televisione con lo sguardo fisso nel vuoto, sempre alla stessa ora e sempre sullo stesso canale.
Quando parlai con la mia amica scoprii che si era presa una sbandata per uno dei due protagonisti di un cartone animato, “Holly e Benji”, per l’esattezza.
Si era presa una sbandata per un cartone animato? In 3′ media?
Bah…
Non metto il becco sui sentimenti umani, perché li rispetto a prescindere, ma quello che mi sconcertò fu l’ effetto devastante che ciò aveva provocato:
sembrava la solita Orsolina, ma bisognava ripeterle le cose due volte e, anche allora, difficilmente riusciva a rispondere a tono.
Gli inglesi avrebbero detto:” The light is on but there’s no one home ( La luce è accesa, ma in casa non c’è nessuno)”…
Io invece, da terrona doc, avrei detto:
” Questa sta proprio fulminata!”
Mica solo Orsolina. Anche chi crede alla farsa grottesca dei “politucoli” italiani…
quindi la maggior parte di voi.
” Toc Toc c’è nessuno in casa?”