In una recente udienza per l’estradizione di Julian Assange, uno psichiatra ha testimoniato che il fondatore di Wikileaks, soffre di forti allucinazioni ed è ad alto rischio di suicidio.
Il professor Michael Kopelman, professore emerito di neuropsichiatria al King’s College di Londra, afferma che Assange ha confessato a un prete che soffre di allucinazioni uditive e che stava programmando il suicidio.
Pare che si stesse occupando della stesura del suo testamento e della scrittura di una lettera di addio alla sua famiglia e ai suoi amici.
Secondo il professor Kopelman , Julian, sarebbe in gravi condizioni di salute fisica e mentale:
“Ha riferito di sentire delle voci dentro e fuori della sua testa, allucinazioni somatiche, esperienze extra corporee, ma ora sono scomparse. Ha anche una lunga storia di allucinazioni musicali che è peggiorata quando era in prigione “, ha detto Kopelman.
Le voci gli ripetevano continuamente “sei polvere, sei morto, stiamo venendo a prenderti”.
Kopelman asserisce che nonostante il quadro clinico di Assange stia migliorando, è ancora gravemente depresso e ad alto rischio di suicidio.
“Se Assange fosse estradato, il rischio di suicidio aumenterebbe ulteriormente, a mio parere”, ha testimoniato in tribunale.
Kopelman è stato interrogato da James Lewis QC, che ha accusato Assange di aver inventato la sua malattia mentale per evitare l’estradizione.