Dismorfismo corporeo: L’ Uomo che non voleva gli occhi

Uno strano caso di dismorfismo corporeo

Dario non aveva  motivi per covare ansie da dismorfismo corporeo.  Era un uomo di 50 anni, di bell’aspetto, il volto forse, un po’ troppo accorato che si accordava con un fisico di oltre un  metro e ottantotto e due spalle che gli conferivano la parvenza di un legionario romano.

Mentre parlava teneva spesso gli occhi bassi. Erano grandi o forse, spaventati e tristi, ma soprattutto mi comunicavano qualcosa che non capivo. 

Mi chiesi se si stava annoiando o avrebbe voluto non essere a pranzo con una maniaca del cibo come me, o semplicemente, abbassava lo sguardo per timidezza, come fanno i bambini.

Già avvocato di fama, con diversi titoli importanti in ambiti nazionali e internazionali, non gli mancava nulla, ma sembrava dirmi: “Non ce la faccio più. Non sono felice.”

“E’ stanco? Non è entusiasta del lavoro che svolge?” Pensavo tra me e me…

Ma non gli feci domande. Mentre continuava a tenere gli occhi bassi, abbassai lo sguardo anch’io, e ad un tratto sentì come un palmo di mano sollevarmi il mento e mi ritrovai di fronte un paio di occhioni che mi sorridevano.

“Dario, Dario!” Dissi volutamente con voce ironica ma sempre impostata, “se mi guardi dritto negli occhi io provo imbarazzo, perché è noto che sono una donna molto timida!”

Lui scoppiò a ridere, mi guardò, mi prese la mano e mi disse “Non vuoi gli occhi pure tu.”

Dismorfismo corporeo: aveva gli occhi

“Non ti piacciono i tuoi occhi?” Ribattei e intanto lo osservavo per cercare di individuare dov’era per lui il problema. A me sembravano bellissimi, grandi e giocosi, armonici nella sua faccia da bambino.

“No! Non hai capito. Non voglio gli occhi.”

Seguì un silenzio che rispettai a lungo. Era evidente che non potevo aggiungere niente che non fosse banale e offensivo alla sua intelligenza.

“Vedi, Angela, io non  posso più sopportare di avere gli occhi in un mondo di ciechi. Quando sono con gli altri, li guardo, ma poi li abbasso, per paura che me li cavino dalla fronte per gettarli in terra e calpestarli. Io non ce la faccio. Mi da’ fastidio, ma con te è diverso, perché tu vedi!”

Dario aveva risolto senza volerlo il problema che io mi trascinavo dietro sin da bambina…

Gli risposi : “io vedo? Ma se io ‘ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare'( Blad Runner- Philip K. Dick) !”

Risate.

Eravamo chiaramente due alieni, quindi non ero l’unica aliena al mondo. Forse ce n’erano altri cento o altri mille o anche di più…

Ma poi, ordinammo dei Tortellini Bolognesi, perché SE NON MANGI, MUORI …e se muori, poi ti cavano gli occhi davvero.

error

Ti piace questo blog? Allora spargi la voce :)